I 100 anni del 20° Gruppo

Il 26 marzo 1918 fu formato il 20° Gruppo. L’aeroporto era quello di Castenedolo (BS) da dove il reparto effettuò le prime missioni operative con le Squadriglie in organico, la 37a, la 40a e da giugno anche la 113a. Il nuovo Gruppo ebbe una breve vita tanto è vero che fu sciolto l’anno seguente.
Il 1° giugno 1939 il 20° Gruppo fu ricostituito a Pontedera quale reparto del 52° Stormo per poi confluire nel 51° Stormo. Con la costituzione del Corpo Aereo Italiano (CAI) il 20° Gruppo fu assegnato al 56° Stormo ed inviato in Belgio per partecipare alle operazioni contro la Gran Bretagna, in quella che passerà alla storia come la Battaglia d’Inghilterra. Il Gruppo era dotato di caccia FIAT G.50bis ed era formato dalle Squadriglie 351, 352 e 353.

foto Aeronautica Militare

Terminata la triste avventura del CAI il 20° Gruppo fu rimpatriato e quindi inviato, a maggio del 1941, in Africa Settentrionale. Da quel fronte il rimpatrio avvenne a dicembre dello stesso anno con l’inserimento del Gruppo nel 51° Stormo e con il passaggio sui Macchi C.202. Con quegli aeroplani partecipò, dagli aeroporti della Sicilia, agli scontri su Malta e sul Mediterraneo.

Nel 1943 arrivano i C.205 e piloti e specialisti iniziano la transizione sui FIAT G.55; in seguito all’armistizio il Gruppo fu inserito nella Italian Co-belligerent Air Force.
Terminata la Seconda Guerra Mondiale arrivarono i P-47D Thunderbolt sostituiti, a partire dai primi anni ’50 dagli F-84G Thunderjet. Il 20° Gruppo fu messo in posizione quadro il 15 ottobre 1955. Rinacque dieci anni dopo, il 15 febbraio 1965, quale reparto specializzato alla conversione dei piloti al nuovo F-104G Starfighter. Il 20° Gruppo, benché basato a Grosseto, sede del 4° Stormo, rimase “Autonomo”.

Nel 1985 il 20° Gruppo Autonomo è inquadrato nel 4° Stormo e continua con la missione di reparto OCU (Operational Convertion Unit) anche con l’ingresso in linea dei Typhoon.


Federico Anselmino
foto Federico Anselmino

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