90 anni del primo volo di linea italiano  Torino -Trieste.

Domani compie 90 anni il primo volo commerciale di linea regolare italiano, infatti il 1° Aprile 1926 venne inaugurata,  dalla S.I.S.A. – Società Italiana Servizi Aerei, la tratta Torino-Trieste. Per la cerimonia due idrovolanti partirono da Trieste per raggiungere Torino e nello stesso momento altri due velivoli dello stesso tipo decollarono da Torino verso Trieste. I quattro Idrovolanti si incontrarono nello scalo intermedio sul fiume Pò a Pavia, dove ad attenderli vi era il Capo del Governo.

Dopo questo volo inaugurale iniziarono i collegamenti regolari, il velivolo prescelto dalla compagnia aerea  S.I.S.A. fu il piccolo idrovolante, a scafo centrale e di costruzione interamente lignea, costruito dai Cantieri Navali Triestini, il Cant .10, che poteva trasportare, nella sua carlinga dotata di poltrone in vimini, ampiamente finestrata, quattro passeggeri. L’equipaggio di volo era formato da un pilota e da un motorista, sistemati in una cabina scoperta, ubicata in alto tra la cabina passeggeri ed il castello motore. I voli avevano cadenza regolare, tre volte a settimana poi giornalieri, con partenze sincronizzate da Torino e Trieste alle 11.00 ed arrivo alle 16.10, due gli scali intermedi di circa mezz’ora a Venezia e Pavia.

Il prezzo del biglietto era di 350 lire per la tratta completa, decisamente alto per l’epoca, questo comprendeva anche una coperta ed una borsa dell’acqua calda in quanto il velivolo era privo di pressurizzazione e riscaldamento. Inoltre per attutire il rumore del Fiat A12 bis da 6 cilindri, posizionato proprio alle spalle dei passeggeri, veniva dato del cotone per le orecchie. A Torino gli idrovolanti decollavano ed  ammaravano sul fiume Po’, davanti al Parco del Valentino,  nel tratto compreso tra il ponte Umberto I ed il Ponte Isabella.  Lì vicino fu costruito un hangar  con piloni di cemento e rialzato  di qualche metro dal livello medio dell’acqua del fiume e dotato di due scivoli per le operazioni di attracco e rimessaggio al coperto dei velivoli. Questa struttura, come quelle analoghe costruite negli altri scali della tratta, costituiscono il primo esempio di aerostazione in Italia,  anche se i passeggeri si imbarcavano tramite una passerella dalla riva del fiume direttamente a bordo dell’Idrovolante.  La linea aerea, nel primo anno di esercizio, garantì 575 collegamenti trasportando 1.588 passeggeri, 13.470 Kg di merci e 2.294 Kg di posta per un totale di 1.589 ore di volo. La linea terminerà nel 1934 quando la S.I.S.A fu assorbita dalla S.A.M.  (Società Aerea Mediterranea) nel quadro di ristrutturazione generale dell’aviazione commerciale nazionale. L’idroscalo di Torino fu abbandonato e successivamente trasformato in un ristorante, fu poi demolito  negli anni 50 . Unica testimonianza oggi presente nel capoluogo piemontese a ricordo di questo importantissimo e storico evento  aeronautico è una lapide commemorativa posta a pochi metri dal luogo dove sorgeva l’idroscalo e i passanti che percorrono il Parco del Valentino possono leggere “Di qui con Idrovolante a sei posti partiva il 1 aprile 1926 il volo inaugurale della prima linea aerea italiana  Torino-Pavia-Venezia-Trieste”, demolito per esigenze di transito nel fiume il vecchio idroscalo, resti il ricordo di un impresa che segnò il nascere dei servizi aerei italiani”.

Mauro Cini

Nell immagine storica di apertura un idrovolante Cant 10 della S.I.S.A ripreso in decollo dal fiume Po davanti al parco del Valentino a Torino alla volta di Trieste (foto Archivio Federico Anselmino)

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