Uno degli aeroplani italiani più conosciuti del dopoguerra è senz’altro l’MB-339, importante velivolo d’addestramento, ma soprattutto l’aeroplano delle nostre Frecce Tricolori, la Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Nella collana Italian Aviation Series è presente la monografia “MB-339A / PAN /CD / MLU”, scritta da Marco Tomassoni, ex pilota dell’Aeronautica Militare e soprattutto ex pilota di MB-339. Un testo quindi scritto da un pilota che coglie ogni aspetto del “339”.
Nei diversi capitoli del libro è raccontata con dovizia di particolari la vita dell’MB-339, dai primi progetti all’utilizzo odierno, un capitolo è dedicato all’utilizzo dell’MB-339 con le Frecce Tricolori.
Non manca infine un capitolo dedicato agli operatori esteri e oggi il nostro blog è dedicato proprio agli MB-339 nel mondo, riprendiamo quindi parte del capitolo del libro:
Argentina: dieci esemplari consegnati nel 1980-1981; matricole da 4A-110/0761 a 4A-119/0770.
Emirati Arabi Uniti: sette esemplari consegnati dal 1984 al 1992; matricole da 431 a 437. Altri dieci esemplari per il “National Aerobatic Team Al Fursan of United Arab Emirates”, ottenuti per conversione di MB-339A nel 2010.
Ghana: quattro esemplari consegnati dal 1987 al 1995; matricole da GAF800 a GAF803.
Malesia: tredici MB-339A consegnati dal 1983 al 1985; matricole da M34-01 a M34-13. Altri otto MB-339C, con avionica dell’MB-339CD2, consegnati nel 2009; matricole da M34-14 a M34-21.
Nigeria: dodici MB-339A consegnati nel 1985; matricole da NAF301 a NAF312.
Perù: sedici consegnati nel 1981-1982; matricole 452, 456, 467, 468, 473, 477, da 479 a 482, da 484 a 487, 495 e 496.
Nuova Zelanda: diciotto MB-339C consegnati dal 1991 al 1993; matricole da NZ6460 a NZ6477. Nove di essi sono operati dal 2012 dalla Draken Int’l, Contractor dello US Dept of Defense per ruoli Adversary e sperimentazione di equipaggiamenti e tattiche; matricole civili americane N339EM, da N341EM a N344EM, da N346EM a N349EM.
Eritrea: sei MB-339C, con avionica analogica, consegnati nel 1997; matricole da ERAF404 a ERAF409.
Federico Anselmino
foto archivio F.Anselmino e Aermacchi