Giuseppe Cenni: il leggendario comandante del 102° Gruppo

Giuseppe Cenni nacque il 24 febbraio 1915 a Casola Valsenio, un paesino della Romagna. Appena diplomato entrò il 19 giugno 1935 nella Regia Aeronautica, fu nominato “pilota di aeroplani” il successivo 19 agosto. A febbraio dell’anno successivo fu assegnato alla 153a Squadriglia, inquadrata nel 3° Gruppo del 6° Stormo. Il 14 agosto 1936 Cenni, con il falso nome di Victor Stella arrivò in Spagna per partecipare alle operazioni in quella Nazione. Il 29 gennaio 1937 Cenni fu costretto a lanciarsi con il paracadute e fu catturato dai Repubblicani, nelle cui mani rimase sette mesi, prima di ritornare in Italia a seguito di un scambio di prigionieri. A guerra ormai iniziata, il 6 luglio 1940 Cenni fu assegnato al 97° Gruppo Bombardamento a Tuffo (238a e 239a Squadriglia) e inviato a Graz, in Austria, per il corso sugli Ju-87 Stuka. Il 9 novembre Cenni fu nominato Capitano.

La 239a Squadriglia fu mandata a Comiso per iniziare le attività su Malta e quindi in Puglia per operare sul fronte greco e quello Jugoslavo che continuarono fino a quando il reparto fu inviato in Africa del Nord. Il 25 maggio 1941 avvenne la prima missione cui, naturalmente, partecipò anche Giuseppe Cenni. Le azioni si susseguirono con continui attacchi soprattutto alla piazzaforte di Tobruk, ma anche contro colonne corazzate o motorizzate nemiche. Cenni era sempre tra i primi in volo, ma la potenza del nemico era micidiale, la 239a Sq. seguì l’andamento del fronte fino al 23 dicembre quando, quello che restava del reparto, fu trasferito a Palermo Boccadifalco. L’impiego dello Stuka era sul viale del tramonto e la Regia Aeronautica decise di utilizzare il bombardiere a tuffo per il bombardamento notturno. Giuseppe Cenni era uno dei migliori e più qualificati piloti di Stuka e fu inviato al 1° Nucleo Addestramento Tuffatori di Lonate Pozzolo. Il 1° marzo fu così fondato il 102° Gruppo Tuffatori che inglobava le Squadriglie 209 e 239. Il Comandate era Giuseppe Cenni che, naturalmente, partecipò alla prima azione di bombardamento notturno su Malta attaccando l’aeroporto di Ta Venezia. L’impiego notturno non diede i risultati sperati e il Gruppo, sempre sotto il comando di Cenni, tornò all’impiego diurno. Le azioni più importanti di quel periodo furino le battaglie di Mezzo Giugno e di Mezzo Agosto, occasionalmente continuarono i bombardamenti notturni sulla piazzaforte inglese.

A luglio del 1942 Giuseppe Cenni fu promosso Maggiore, ma non smise di partecipare con la consueta caparbietà e capacità alle missioni con gli Stuka. Non prese parte invece alla battaglia di Mezzo Agosto perché a casa in licenza per un breve periodo di riposo. Rientrato a Gela, base del Gruppo, Cenni iniziò ad utilizzare un Reggiane 2001 assegnatoli per verificarne l’utilizzo come caccia di copertura agli Stuka durante la picchiata e la successiva risalita, momenti nei quali il velivolo tedesco era più vulnerabile. Intanto l’attrito e l’intensità delle operazioni di guerra avevano reso gli Stuka praticamente inservibili e il reparto fu nuovamente inviato a Lonate Pozzolo dove gli furono assegnati i Re.2002. Su quell’aeroplano Cenni compì il primo volo il 3 febbraio 1943 e a giugno Cenni guidò il trasferimento del Gruppo a Tarquinia. Il 9 luglio iniziò lo sbarco degli Alleati in Sicilia. Cenni e i suoi uomini intervennero già dal mattino, nonostante qualche successo i Re.2002 subivano ogni giorno perdite importanti. Alla morte del Ten.Col Nobili, Giuseppe Cenni divenne comandante interinale del 5° Stormo Tuffatori che intanto fu ritirato a Manduria.  Il 4 settembre 1943 il Maggiore Giuseppe Cenni fu abbattuto dagli Spitfire del No 111 Sqn della RAF, mentre, dopo avere attaccato le navi nemiche difronte a Reggio Calabria si allontanava a bassa quota. Aveva 28 anni.

Federico Anselmino

(foto famiglia Cenni – disegno Diana Maglio)

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