Radiati gli A.109 dell’Aviazione dell’Esercito

Lo scorso 14 ottobre c’è stato l’ultimo di un A.109 dell’Aviazione dell’Esercito.

Il primo A.109A Hirundo fu consegnato all’Esercito nel lontano 1977, era la MM81010, a cui furono attribuiti i codici E.I.851, quel primo Hirundo fu seguito da altri due identici, da due modificati per il lancio di missili TOW (Tube-launched, Optically-tracked, Wire-guided), codificati A.109AT.

A partire dal 1987 questi primi 5 elicotteri furono raggiunti da altri 24 esemplari che incorporavano alcune modifiche dettate dall’esperienza ricavata dall’utilizzo dei primi, la principale delle quali era che il carrello, originariamente retrattile, fu reso fisso.

Dei nuovi 24 elicotteri, sedici erano nella versione EOA-1, gli ultimi 8 in quella EOA-2 (EOA è l’acronimo di Elicottero da Osservazione Avanzata).

Quindi dopo quasi 45 anni di onorato servizio, il volo della MM81240, con equipaggio composto dai tenenti colonnello Graziano Sotto Corona e Gianluca Lelli e dai Sergenti Maggiore Emanuele Colonna e Alessandro Vizzini, ha svolto la sua ultima missione concludendo così la lunga carriera degli Hirundo, o MRH-109A nella codifica militare, con l’Aviazione dell’Esercito.

Federico Anselmino

(foto e archivio F.Anselmino / G.Gastaldi)

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