60 ANNI DI ELICOTTERI A CATANIA

Il 2023 verrà sicuramente ricordato per i festeggiamenti per il Centenario dell’Aeronautica Militare italiana, un evento che sicuramente ha catalizzato l’attenzione di tutto il popolo degli appassionati italiani e non solo.

Ma non è stato l’unico anniversario del 2023!

Infatti quest’anno cadono i 60 anni dalla nascita della storica base elicotteri dell’Aviazione Navale di Catania, erede diretta della MariEliport che operava dal sedime dell’arsenale di Augusta e che ha rappresentato la nascita nel dopoguerra della specialità per la Marina Militare italiana.

La Sicilia è stata di fatto la vera culla della rinascita della componente aerea della Marina Militare, a partire dal piccolo eliporto di Augusta, destinato ad ospitare i primi elicotteri AB-47G, al successivo trasferimento a Catania, quando ci si rese conto che l’arrivo di mezzi più grandi come gli SH-34 Seabat imponevano anche spazi maggiori.

Fu così che tutta la componente aerea si trasferì presso l’aeroporto di Catania-Fontanarossa, nel medesimo sedime in cui operavano reparti antisommergibili ad ala fissa già da diversi anni, all’interno di un hangar che era stato offerto per l’occasione dall’Aeronautica Militare italiana.

Ed è proprio con l’intenzione di dare una nuova e definitiva casa al 1° Gruppo elicotteri che nel 1963 iniziano i lavori per la creazione di Maristaeli Catania, costruzione che diventa d’urgenza ed emergenziale quando nell’Ottobre del 1964 una tromba d’aria distrugge hangar ed elicotteri di Fontanarossa, azzerando di fatto la componente elicotteristica.

La nuova base completa di una nuova zona operativa, due hangar e le relative infrastrutture logistiche viene consegnata nel mese di Dicembre del 1967 ed i due gruppi di volo, il 1° ed il 2° Gruppo Elicotteri, si trasferiscono a tempo di record qualche giorno prima di Natale, facendo nel contempo di Catania la più longeva delle basi di cui la MMI dispone, le altre Luni e Grottaglie.

Maristaeli Catania dipende gerarchicamente e funzionalmente dal comando in capo della squadra navale CincNav per il tramite del comando delle forze aeree ComForAer. 

La stazione dispone di un Centro formazione equipaggi di volo che rappresenta un passaggio obbligato per il personale, tanto che Catania è da sempre conosciuta come la “culla” dell’Aviazione navale. 

Oltre al centro sulla base operano anche il 2° e 3° Gruppo Elicotteri, che dispongono di assetti differenti. 

Il primo dei due gruppi, il 2°, è l’ultimo reparto di volo dell’Aviazione Navale a volare su quello che universalmente è considerato il mulo della sua ala rotante: l’AB-212.

Abbandonata la missione antisommergibili, tutti i mezzi ancora in servizio sono stati modificati in una versione che potremmo definire “Naval utility” per poter servire efficacemente con le navi di stanza nella base navale di Augusta, siano essi la classe Costellazioni 1, che la successiva 2 e soprattutto la classe Comandanti, tutte unità che non possono ospitare mezzi più grandi come l’SH-90.

E’ stato sbarcato il sonar e tutte le componenti ad esso legate, come il verricello ed il “funnel” in cui veniva alloggiato l’apparato, per guadagnare spazio e peso, ma anche perché nel nuovo ruolo non serviva più.

Al posto del sonar è arrivato l’imbarco di una testa integrata dotata di FLIR e telecamera ad alta definizione per soddisfare le sempre maggiori esigenze di investigazione ottica dei natanti in navigazione, disposto sotto il muso e sfruttando i cablaggi del precedente sistema di teleguida del missile Otomat. 

Sono ormai pochi gli esemplari di AB-212 rimasti in organico al 2° Gruppo Elicotteri, a quanto è dato sapere pure con qualche problema di approvvigionamento di ricambi, soprattutto dei motori canadesi Pratt & Whitney, ciononostante si spera di tenerli in servizio almeno fino al 2028 .

Ad affiancare gli anziani 212 è stata creata una Sezione elicotteri dotata dei più moderni 90, sia della versione SH che quella MH, che vengono rischierati con una certa frequenza anche sulla DOB (Deployed Operating Base) dell’isola di Pantelleria, importante presidio per un immediato intervento nel choke point dello Stretto di Sicilia.

Questi mezzi sono in carico contabile al 5° Gruppo elicotteri di Luni, così come da questo reparto proviene il personale di volo, ma si ritiene che a medio termine possano venir integrati nel 2° GE.

L’altro reparto presente sulla base è il 3° GE, che dopo aver volato per quasi l’intera sua esistenza con quella macchina incredibile che era l’SH-3D, oggi si è ormai standardizzato sul ben più pesante SH-101.

Al Grupelicot Tre sono stati assegnati tutti i 101 nella versione antisommergibili, complessivamente 10, facendo di questo reparto il detentore del “Know-How” nel settore ASW per la categoria degli elicotteri medio-pesanti ed il fulcro dell’Aviazione Navale per la componente ad ala rotante in questo settore.

I compiti a loro assegnati sono il supporto alla Squadra Navale con elicotteri e personale, soprattutto per le unità più “pesanti”, parliamo della Cavour, del Garibaldi e delle LPD, ma anche i cacciatorpediniere della classe Orizzonte, e la lotta antisommergibile (ASW) e/o antinave (ASuW) in supporto diretto alla Forza Navale od in operazioni indipendenti.

I 60 anni di attività sono stati festeggiati con una cerimonia interna il 29 Giugno, alla presenza del comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, del comandante delle Forze Aeree, contrammiraglio Giancarlo Ciappina, e delle autorità civili, religiose e militari della Sicilia, a testimonianza del forte connubio che le Forze Aeree e la Marina Militare italiana hanno con il territorio.

Il sabato 1° Luglio invece la stazione è rimasta aperta tutto il giorno per le visite della cittadinanza, la quale ha potuto toccare letteralmente con mano non soltanto gli elicotteri, oltre al 101, al 90 ed all’AB-212, erano presenti ospiti della Guardia Costiera, Polizia, Guardia di Finanza ed Aeronautica Militare, ma anche i vari aspetti della vita della base, dalla possibilità di “volare” con il simulatore dell’AB-212, all’emozione di una passeggiata con gli NVG in un luogo buio.

Si ringraziano il C.te della base di Maristaeli Catania, C.V. Leoni, ed il C.F. Pulvirenti per il supporto fornito.

Testo e foto: Giuseppe Fassari

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