Musei – Air and Space Museum Washington DC

Prima parte

La connessione della Smithsonian Institution ed il volo ebbe inizio con la nascita dell’Istituto, guidato da Joseph Henry. Nel 1861, Henry diede un contributo fondamentale all’aviazione americana quando invitò  Thaddeus Sobieski Costantino Lowe a gonfiare la sua mongolfiera sul terreno dello Smithsonian. Questa dimostrazione portò alla nascita della ricognizione aerea durante la guerra civile americana. Non c’è da meravigliarsi quindi, che la raccolta aeronautica dello Smithsonian sia iniziata ben prima del 1976, quando National Air and Space Museum fu costruito sul Mall di Washington, DC. Cento anni prima, nel 1876, un gruppo di 20 bellissimi aquiloni fu acquisito dalla Commissione imperiale cinese, ponendo le basi a quella che sarebbe poi diventata la più grande collezione di artefatti aeronautici e spaziali al mondo. Nel 1946, il presidente Harry Truman firmò la legge che fondava il NASM per commemorare lo sviluppo dell’aviazione: raccogliere, conservare e mostrare al pubblico tutto il materiale aeronautico raccolto e di fornire materiale didattico per lo studio del trasporto aereo. La legislazione non prevedeva la costruzione di un nuovo edificio; tuttavia la collezione presto superò lo spazio espositivo del Museo. Dal momento che non c’era posto, i velivoli della seconda guerra mondiale e altri oggetti come i motori e missili furono conservati in una fabbrica di aerei abbandonata a Park Ridge, Illinois, un sobborgo di Chicago. La US Navy ne aveva in deposito per lo Smithsonian a Norfolk, in Virginia. Nel 1951, a seguito dell’emergenza per la guerra di Corea, il Museo ha dovuto sgomberare i locali di Park Ridge. In risposta al bisogno immediato di spazio, Paul Garber, primo curatore del NASM, donò 21 acri a Silver Hill, Maryland (un sobborgo di Washington, DC). Con l’aggiunta di numerosi edifici prefabbricati il ​​sito è diventato ora il deposito per il museo. Per onorare la sua realizzazione, la struttura porta ora il suo nome, Paul E. Garber Facility.

Testo e foto Claudio COL

IMG_0039 IMG_0034 IMG_0035 IMG_0038

CART

X