La vocazione verso lo spazio di Torino

Ieri 3 marzo, Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha inaugurato presso l’Aeroporto di Torino, una esposizione di alcuni tra i Programmi Spaziali di maggior successo per l’azienda: IXV (Intermediate Experimental Vehicle), il dimostratore di rientro atmosferico europeo ed ExoMars, il programma europeo di esplorazione del pianeta Marte. Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, accolta dall’Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia, Donato Amoroso, e dall’Amministratore Delegato di SAGAT, Roberto Barbieri. Il percorso espositivo, che mira ad esaltare la vocazione scientifico-tecnologica patrimonio di Torino, passa attraverso il veicolo sperimentale di IXV, che ha realmente testato in volo il rientro atmosferico e si conclude nell’area interamente dedicata a Marte,  dove è riprodotta la missione ExoMars che ha portato l’Europa e l’Italia sul pianeta rosso.

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Ecco le parole del Dott. Barbieri, AD di SAGAT:  “Siamo felici di collaborare con Thales Alenia Space per questa importante iniziativa che rappresenta una ulteriore opportunità per l’Aeroporto di Torino di testimoniare il forte legame con le realtà di eccellenza del Piemonte. La collaborazione con Thales Alenia Space ha origini lontane nel tempo e il nostro scalo è stato e continua ad essere la porta di accesso per trasportare in tutto il mondo i moduli realizzati dallo stabilimento torinese dell’azienda: l’EDM Schiaparelli integrato con il TGO, parte del progetto Exomars, è partito proprio da Torino alla volta della base di lancio di Baikonour in Kazakistan. Con questa mostra l’Aeroporto di Torino intende dimostrare la volontà di continuare ad aprirsi al territorio per offrire ai passeggeri una esperienza aeroportuale piacevole ed arricchente. Lo scalo, ed in particolare l’Area Partenze, sta diventando sempre di più un luogo da vivere, che risponde alle esigenze dei viaggiatori grazie a un’offerta rinnovata di negozi, ristoranti, strutture di servizio e spazi dedicati all’intrattenimento e alla cultura”. ExoMars è il  programma frutto della cooperazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) e  l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

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L’Italia, attraverso l’ASI, è il principale sostenitore della doppia missione EXOMARS con il 40% dell’investimento totale. La prima missione nel 2016 è costituita da Trace Gas Orbiter (TGO) e Schiaparelli, il modulo di discesa che sosterà sulla superficie marziana. Il TGO, a guida francese, effettuerà uno studio dei gas presenti nell’atmosfera marziana e di eventuali processi biologici o geologici in atto mentre il modulo di discesa, Schiaparelli, a leadership italiana, contenente la stazione meteo Dreams ed altri strumenti, atterrerà su Marte testando, fra l’altro, le tecnologie di atterraggio, elemento chiave per le successive missioni sul pianeta rosso. La seconda missione, prevista per il 2018 dispone di un rover europeo e una piattaforma di superficie stazionaria russa. Il rover, a leadership Regno Unito, combina capacità di movimento a quelle di trapanare il suolo fino ad una profondità di 2 metri. L’obiettivo del rover è la ricerca di segni di vita passata o presente grazie all’analisi dei campioni di sottosuolo raccolti. Il modulo stazionario russo trasporta il modulo di discesa su Marte, a guida tedesca. La piattaforma di superficie russa, rilasciato il rover, indagherà l’ambiente circostante. In sintesi la missione indagherà le tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente marziano e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per le future missioni umane. L’ESA ha assegnato all’Italia la leadership principale di entrambe le missioni; oltre alla responsabilità complessiva di sistema di tutti gli elementi, è sempre italiana la responsabilità diretta dello sviluppo del modulo di discesa di ExoMars 2016, denominato Schiaparelli, del drill di due metri che perforerà il suolo marziano per il prelievo di campioni e del centro di controllo da cui il Rover verrà operato. La camera, chiamata CaSSIS (Colour and Stereo Scientific Imaging System), è disegnata e realizzata all’Università di Berna con il contributo delll’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova e dell’Agenzia Spaziale Italiana. CaSSIS fornirà coppie stereo ad alta risoluzione e a colori di regioni accuratamente selezionate. Inoltre supporterà gli altri strumenti a bordo di TGO nella ricerca di gas, che possono essere importanti da un punto di vista biologico, come il metano. DREAMS (Dust Characterization, Risk Assessment and Environment Analyser on the Martian Surface) suite di sensori per la misura dei parametri meteorologici (pressione, temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, radiazione solare) e del campo elettrico atmosferico in prossimità della superficie di Marte, frutto della collaborazione di ASI con INAF – Osservatorio Astronomico di Napoli e il CISAS di Padova. AMELIA (Atmospheric Mars Entry and Landing Investigation and Analysis), modellistica dell’atmosfera marziana impiegando i dati raccolti dai sensori durante la discesa del lander Schiaparelli sulla superficie marziana. In collaborazione con il CISAS di Padova. MA_MISS (Mars Multispectral Imager for Subsurface Studies) spettrometro per l’analisi dell’evoluzione geologica e biologica del sottosuolo marziano, inserito all’interno del Drill, che consentirà di analizzare la conformazione della superficie interna della perforazione effettuata dal Drill. In collaborazione con l’INAF-IAPS. NOMAD (acronimo di Nadir and Occultation for Mars Discovery) è un insieme di spettrometri ad alta risoluzione in grado di analizzare con grande dettaglio i gas che compongono l’atmosfera di Marte, e riuscirà a individuare composti presenti in essa anche in bassissime concentrazioni. INRRI (INstrument for landing-Roving laser Retroreflector Investigations) il microriflettore laser realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

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Testo e foto Claudio Col – Ringraziamo Francesca Soncini e Roberta Baù di SAGAT per la squisita accoglienza.

 

 

 

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